Il Lago di Bracciano

Il lago si è formato per riempimento di una depressione tettono-vulcanica creatasi a causa dello svuotamento della camera magmatica che alimentava il complesso vulcanico sabatino

Lago di origine vulcanica, Bracciano (Lacus Sabatinus) è, per estensione, il secondo del Lazio. Situato a 164 metri s.l.m. ha un bacino idrografico di circa 150 kmq. Si estende per 57 kmq, ha un perimetro di 31,5 km, con una lunghezza e una larghezza massima, rispettivamente, di 9,3 km e 8,7 km. La profondità massima è di 165 metri.

Il bacino è alimentato dalle acque raccolte dal serbatoio imbrifero e da alcune sorgenti.
Complessivamente il tempo di ricambio delle acque è di 137 anni. Assieme al Lago di Martignano fa parte del Parco Regionale di Bracciano-Martignano che ne tutela l’eccezionale ambiente naturale.

Le sue acque sono popolate da anguille, persici e coregoni. Ricca è l’avifauna di palude che popola la zona: svassi maggiori e svassi piccoli, cormorani, folaghe, morette, pesciaiole e, a seconda delle stagioni, aironi e nibbi bruni, anatre e rari falchi pescatori, per la gioia dei birdwatchers.

La vegetazione è quella tipica degli ecosistemi lacustri ripariali (canne, tife, etc.), abbelliti dal giallo intenso del Giglio di palude.

(Dalla “Guida ai laghi del Lazio” – Regione Lazio)

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Pagina aggiornata il 06/08/2024

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